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L’incarico di Antonio Santocono alla Presidenza di Padova Hall era compatibile con il suo ruolo di Presidente della Camera di Commercio di Padova: lo ha sancito in modo inequivocabile la sentenza del Tar del Lazio pubblicata mercoledì 24 aprile, che ha accolto il ricorso dell’ente di piazza Insurrezione annullando la delibera dell’Autorità nazionale anticorruzione del 18 maggio 2022.  

Se l’intervento dell’Anac si basava su l'incompatibilità, prevista dal decreto legislativo 39/2013, tra incarichi di amministratore di ente pubblico di livello comunale e provinciale e componenti di organi di indirizzo negli enti privati di diritto privato in controllo pubblico, il Tar, accogliendo la tesi sostenuta dai legali Vincenzo Donativi e Alfonso Celotto, ha confutato questa motivazione. La sentenza del tribunale amministrativo regionale ha infatti certificato che come si evince dalla lettura dello Statuto della Camera di Commercio l’organizzazione dell’ente prevede una distinzione rigorosa tra poteri di indirizzo politico-amministrativo attribuiti alla giunta e al suo Presidente oltreché al Consiglio dell’ente e poteri gestionali, attribuiti esclusivamente al Segretario generale e ai dirigenti. Ecco che l’incarico di Presidente della Camera di Commercio, che pur non obbligato si era prontamente dimesso dopo la delibera dell’Anac, non può essere ricondotto alla fattispecie di amministratore di diritto pubblico. 

«Anche se dal punto di vista pratico non cambierà nulla - è il commento del Presidente della Camera di Commercio Antonio Santocono - si tratta di un passaggio importante che vale a ristabilire la legittimità e la trasparenza del mio operato. Avevo assunto la presidenza di Padova Hall per spirito di servizio, in accordo con Comune e Provincia, con la volontà di portare avanti il progetto di trasformazione del quartiere: la sentenza del Tar è per me motivo di grande soddisfazione perché cancella definitivamente l’ombra gettata dalla delibera Anac sulle ragioni che mi avevano portato alla guida della società di via Tommaseo».

Fra i motivi di soddisfazione evidenziati dal Presidente Santocono anche il fatto che la sentenza con le sue motivazioni «stabilisce un principio importante non solo per questo caso specifico, ma per l’intero sistema camerale italiano: per questa ragione nel ricorso si era costituita a sostegno delle nostre motivazioni, oltre al Comune di Padova, anche l’Unione nazionale delle Camere di Commercio Unioncamere».

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Ultimo aggiornamento

29-04-2024 13:04

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